Le donne del manga

Seiika

Posted on 20/8/2015, 14:42

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Volevo condividere con voi un mio pensiero sui personaggi femminili kishimotiani. Probabilmente da questo post ne uscirà una sorta di ''calderone scriteriato'' di tutte le kunoichi del manga, ma l'intento è proprio quello di omaggiare le donne del Naruto-universe, non soffermandosi su nessuna di esse in particolare. Il solo scopo è quello di cogliere i lati più nobili della donna tratteggiata da Kishimoto.

Dunque, cosa dire delle donne narutiane? Tempo fa lessi un articolo dell'autrice della Gazzetta che le denigrava, che ne coglieva i lati più bui e condannabili. E aveva assolutamente ragione. Nel Naruto-Universe c'è indubbiamente una visione retrograda e maschilista della donna. Il manga è un mondo ove domina la logica maschile e le donne sono ritratte attingendo da quel modo unilaterale di concepire la realtà. Spesso vediamo le figure femminili del manga struggersi per amori nutriti verso emeriti disgraziati o idioti; partorire pensieri che non vanno oltre al ricordare a se stesse il nome dell'amato, magari seguito da un bel ''-kun''; sbattersi con gli allenamenti, nella vana speranza di eguagliare la potenza della punta del capello delle controparti maschili; indossare il grembiule e, piuttosto che partecipare al pasto familiare, farsi cameriere di quello stesso pasto (Mikoto, Kushina, Sakura e Hinata sono state via, via, mostrate nella veste della donna-serva); specializzarsi nel ruolo di ninja medico, realizzazione pratica dell'ideologia che dipinge la donna come crocerossina.

Ma le kunoichi di Kishimoto sono solo questo? Sono soltanto roba da far accapponare la pelle ad una femminista che s'è legata ai cancelli a seni nudi per avere una parificazione dei diritti tra uomini e donne?

Per me no. Di certo vi sono molti elementi per cui recriminarle; sicuramente le donne più in vista del manga – Sakura e Hinata – hanno molte caratteristiche che le rendono criticabili e che fanno di loro, a tratti, delle donne sottomesse allo strapotere del maschio. Ma l'insana ideologia kishimotiana sulla donna si riduce solo a questi elementi deprecabili o contiene anche dei lati positivi; degli elementi che possano far della donna del naruto-universe una figura nobile, alta ed elevata a volte anche più dell'uomo? Date le premesse di questo post, la risposta risulta scontata.
Il fatto che molte volte le idee kishimotiane sulla donna possano inorridire, non vuol dire che è sempre così e non porta sempre e comunque a far della figura femminile una mera appendice di quella maschile. La donna nel manga ha anche un suo spessore autonomo e non riducibile a quello dell'uomo.

Tanto per cominciare poniamo una domanda retorica: è vero che le donne di Kishimoto non sono anche delle valorose combattenti? Sono imbrigliate solo nei loro affari di cuore, o sanno anche essere delle vere ninja? La risposta è ovvia. Per quanto generalmente più deboli degli uomini, le donne di Masashi sono animate dallo stesso nobile intento di servire la causa comune e sono disposte a morire per essa. Di scan ce ne sarebbero a bizzeffe (Sakura e Tsunade, in particolare vengono spesso ritratte nel loro lato più eroico), mi limito a postare le più significative:

Konan (davvero meravigliosa):